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Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 4, II ordine, settore sinistro

Il palco dei Serbelloni
Primo proprietario del palco fu Gian Galeazzo Serbelloni (1744-1802), figlio di Gabrio e di Maria Vittoria Ottoboni, che durante l’infanzia ebbe come precettore Giuseppe Parini e alla morte del padre ottenne il titolo di Duca e intraprese la carriera militare e amministrativa. Nel 1771 Gian Galeazzo sposò Teresa Castelbarco Visconti di Simonetta (1753-1821) da cui ebbe una sola figlia, Maria Luigia (1772-1849), coniugata nel 1789 con il marchese Lodovico Busca Arconati Visconti (a questa famiglia apparteneva il palco n° 5, I ordine sinistro). Nel 1775 fu nominato Sovrintendente generale della Milizia milanese e rimase in carica per una ventina di anni circa. Nell’aprile del 1796, per far fronte all’avanzata del giovane generale Napoleone Bonaparte durante la Campagna d’Italia, gli fu affidato il controllo delle forze cittadine. Gian Galeazzo però si schierò subito dalla parte degli invasori e accolse Napoleone convinto che questi avrebbe restituito a Milano l’indipendenza dagli austriaci. Divenne dunque ambasciatore in Francia del capoluogo lombardo ed ebbe tale considerazione da parte di Bonaparte che gli fu concesso di scortarne sino a Milano la moglie Joséphine Beauharnais in visita in Lombardia. Già Presidente della municipalità, nel luglio del 1797 divenne Presidente del Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina. Fu sepolto nella cappella di famiglia a Gorgonzola, dove era feudatario, imponendo per testamento la costruzione di una chiesa e di un ospedale.
Il titolo ducale passò dunque al fratello minore Alessandro Serbelloni (1745-1826), che ottenne anche il palco scaligero in condivisione con il faccendiere-caffettiere Giuseppe Antonio Borrani nel 1809 (Serbelloni lo aveva nei giorni dispari e Borrani nei giorni pari) e con la nipote Maria Luigia dal 1813. Successore di Alessandro fu il terzo fratello, Ferdinando (1748-1835), anch’egli comproprietario del palco assieme a Maria Luigia. La residenza dei Serbelloni era lo splendido palazzo milanese sul corso di Porta Orientale 622 (oggi corso Venezia 16), realizzato tra il 1765 e il 1793 su progetto dell’architetto Simone Cantoni: l’imponente facciata è arricchita dai bassorilievi di Francesco Carabelli, che citano episodi leggendari, all’epoca assai allusivi nei confronti degli oppressori austriaci, della battaglia contro il Barbarossa. Paradosso della storia, qui Gian Galeazzo nel 1796 accolse Napoleone e in seguito lo ospitò assieme alla moglie Joséphine, ma poi durante la Restaurazione vi abitò pure il principe Metternich. Ai Serbelloni apparteneva anche la bella villa di delizia a Tremezzo, sulla sponda occidentale del Lago di Como, oggi Villa Sola Cabiati.
Dal 1856 al 1865 il palco appartenne a Lodovico Paolo Busca Arconati Visconti, il figlio naturale di Carlo Ignazio avuto da una relazione con l’inglese Maria Bridgetower, al secolo Mary Lee Lecke, moglie del violinista mulatto George. Lodovico fu legittimato a ventitré anni e nominato erede dal padre; sposò nel 1852 la triestina Clementina Lazarich, di origine ungherese, dalla quale ebbe ben sei figlie femmine. L’unico maschio morì, assieme alla madre, durante il parto, nel 1863, lasciando solo e disperato Lodovico Paolo che due anni dopo si suicidò.
Per lunghi anni il palco rimase giacente in eredità finché nel 1879 verrà intestato alla secondogenita di Lodovico Paolo, Luigia (1855-1928); nel 1873, Luigia aveva sposato il conte Pietro Sormani Andreani Verri (1849-1934) sancendo così l’unione di due importanti e antiche famiglie, protagoniste della storia di Milano: il Palazzo Serbelloni è ancor oggi sede prestigiosa del Circolo della Stampa, il palazzo Sormani è sede della Biblioteca comunale. Il senatore Pietro fu a lungo presidente della Casa di riposo “Giuseppe Verdi” dal 1909 sino alla morte.
Il palco rimarrà a Luigia Busca Arconati Visconti in Sormani Andreani Verri sino al 1920, quando il Comune acquisì la proprietà dei palchi e si costituì l´Ente autonomo Teatro alla Scala.
(Lorenzo Paparazzo)
 
Hanno posseduto questo palco:
Borrani, Giuseppe Antonio, che ebbe anche: 1 1. ordine destro; 9 1. ordine destro; 11 2. ordine destro; 8 3. ordine destro; 10 3. ordine destro; 15 3. ordine destro; 9 4. ordine destro; 9 3. ordine sinistro; 13 3. ordine sinistro; 12 4. ordine sinistro
Busca Arconati Visconti, Lodovico Paolo, che ebbe anche: 9 1. ordine destro
Busca Arconati Visconti Serbelloni, Maria Luigia, che ebbe anche: 10 1. ordine sinistro
Serbelloni, Fabrizio
Serbelloni, Ferdinando
Serbelloni, Gian Galeazzo
Serbelloni, Marco, che ebbe anche: 18 4. ordine sinistro
Serbelloni Sfondrati, Alessandro
Sormani Andreani Verri Busca Arconati Visconti, Luigia, che ebbe anche: 9 1. ordine destro; 5 1. ordine sinistro
Sormani Andreani Verri, Pietro, che ebbe anche: 3 3. ordine sinistro
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
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