Fritz Kreisler
Recitativo e Scherzo-capriccio per violino Op.6, Mainz, B. Schott's Söhne, 1939

Non esiste un termine che definisca la presentazione di una composizione per strumento solo, indipendentemente dal numero di righi con cui è scritta: uno, come nell'esempio qui sopra, oppure due (a volte anche tre) come nel caso di uno strumento a tastiera:

Domenico Scarlatti
Sonata per clavicembalo K 168 in fa maggiore, Milano, Ricordi, 1988

Esistono altri casi in cui nessun termine di presentazione è applicabile. Si tratta sempre di casi in cui la presentazione è per così dire "standard", ad esempio musica per pianoforte a quattro mani in cui le parti sono disposte su due pagine a fronte: 

Aldo Rossi
Canta il gallo per pianoforte a quattro mani.

Nella disposizione più comune il pianoforte a quattro mani è disposto su due pagine a fronte, con il secondo nella pagina di sinistra e il primo nella pagina di destra. Non esiste un termine sintetico per definire questa disposizione.
Il caso di disposizione in partitura della musica per pianoforte a quattro mani è molto più raro, e va indicato come tale:

Claude Debussy
Six épigraphes antiques per pianoforte a quattro mani. Paris, Durand & C.ie, 1915

Per la musica originale per voce e pianoforte come Lieder, romanze, canzoni, melodie, dove non trattandosi di riduzioni non si può usare il termine di spartito fino al 2010 circa si è utilizzato il termine "Non applicabile", ora si usa invece partitura

Franz Schubert
Winterreise, Lieder per canto e pianoforte OP 89, New York, Lea Pocket scores, s.d.