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Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 2, II ordine, settore destro

Il palco dei Trotti Bentivoglio
Il palco appartiene a un’unica famiglia, i Trotti Bentivoglio a partire dal marchese Lodovico Trotti Bentivoglio <1.>, già proprietario di un analogo palco al Teatro Ducale, incendiatosi nel 1776: cosicché – si sottolinea in Famiglie notabili milanesi - « osserviamo un fatto, se non unico in Milano, pure abbastanza curioso, di una famiglia che di generazione in generazione assiste fino ad oggi, dopo un secolo e mezzo, agli spettacoli del primo teatro della città, assisa in posto tale che se l’arcavolo comparisse per un supposto in quello nell’anno che corre, potrebbe al primo colpo d’occhio discernere i suoi pronipoti».
Lodovico Trotti Bentivoglio (1729-1808) è figlio di Lorenzo Galeazzo e di Paola, figlia di Giacomo Simonetta e di Francesca di Belgiojoso, sepolta in San Fedele. Si sposa due volte, ma è con la prima moglie Costanza Castelbarco Visconti che genera l’intera propria prole: tre figlie, Paola, Carolina e Teresa, e un unico figlio maschio, primogenito, Lorenzo Galeazzo Trotti Bentivoglio (1759-1840), che dal 1815 eredita il palco. Teresa si distingue come insigne studiosa ma anche come fervente cristiana e munifica nelle opere pie. Quando suo marito, il marchese Carlo Arconati, è condotto a Nizza dagli occupanti francesi nel 1796, ella lo segue. Talmente intensa è la sua opera caritatevole da meritare un’ammirata biografia scritta dal barnabita Carlo Giuseppe Mantegazza.
Lorenzo Galeazzo è un viaggiatore più per curiosità che per formazione: scrive un dettagliato reportage dei suoi viaggi in Spagna, Portogallo, Parigi, Vienna nella capitale austriaca sposa la contessa Antonietta Schaffgotsch che gli diede 11 figli. Tra di essi meritano un’attenzione particolare: Costanza, che nel 1818 sposa il marchese Giuseppe Arconati, e che, nel 1821, quando il marito sarà implicato nelle congiure politiche, fuggirà con lui all’estero rimanendovi fino al 1859; Lodovico, che prima prestò servizio presso l’esercito imperiale austriaco in un reggimento di ulani, ma che successivamente, partecipò ai moti del 1848 divenendo fervido sostenitore di re Carlo Alberto. Lodovico nel 1838 sposò una delle figlie dell’autore dei Promessi Sposi, Sofia Manzoni; il primogenito marchese Antonio Trotti Bentivoglio (1798-1879) che subentra al padre nella proprietà del palco nel 1841.
Il marchese Antonio è Consigliere comunale negli anni 1846-1848; patriota sin dai moti del 1821, imprigionato durante le Cinque giornate è, come molti altri e come la sorella Costanza, esule. Nel 1826 sposa Giacomina del conte Enrico Faà di Bruno, alessandrino. Da questa unione nasceranno 8 figli.
Il primogenito Ludovico <2.> (1829-1914) eredita il palco nel 1883; come il nonno Lorenzo Galeazzo e i suoi parenti si distingue per la passione patriottica (diciannovenne, era in prima fila nei moti milanesi del ’48), la vita avventurosa (viaggiò in Africa con Emilio Dandolo), l’impegno politico (nel 1891 è nominato senatore). Egli si sposa due volte, con Elisa Lucini Passalacqua e, nel 1860, con Maria Barbiano di Belgiojoso d’Este (1838-1913), dama d’onore di Margherita di Savoia, figlia della mitica principessa Cristina di Belgiojoso. Maria Trotti terrà la proprietà scaligera dal 1906 fino alla morte.
Il palco giace in eredità Trotti Bentivoglio Belgiojoso sino al 1920, quando si costituisce l’Ente autonomo Teatro alla Scala e il Comune di Milano inizia l’esproprio dei palchi privati.
(Maurizio Tassoni)
 
Hanno posseduto questo palco:
Trotti Bentivoglio, Antonio
Trotti Bentivoglio Barbiano di Belgiojoso d'Este, Maria
Trotti Bentivoglio, Lodovico <1.>
Trotti Bentivoglio, Lodovico <2.>
Trotti Bentivoglio, Lorenzo Galeazzo
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
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