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Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 10, III ordine, settore destro

Dai marchesi Molinari a Carla Rodolfo Prinetti, imprenditrice
Il palco appartenne per i primi undici anni (1778-1789) ai fratelli Molinari, Carlo Francesco (?-1786) e Antonio (?-1794), figli del marchese Bartolomeo. Quest’ultimo aveva ottenuto il titolo nobiliare con diploma dell’Imperatore Carlo VI nel giugno 1725. A Carlo Francesco, è legata la storia della villa di Limbiate che la famiglia aveva comprato dagli Arese e risistemato tra il 1760 e il 1764, con l’intento di trasformarla in una vera e propria dimora nobiliare; egli vi abitò fino alla morte insieme al fratello Antonio. La villa con tutti i beni passò ai nipoti Carlo Chiesa e Francesco Maestri, figli delle due sorelle.
Nel 1790 il palco cambiò proprietario passando al comasco Andrea Lucini Passalacqua, figlio di Giovanni Battista e Caterina Brentano Monticelli. Egli ereditò dalla madre una grande fortuna che gli permise di allargare le proprietà terriere e di consolidare il patrimonio. Nel 1779 venne nominato Conte da Maria Teresa d’Austria, ottenendo la conferma della nobiltà ai primogeniti maschi tra il 1816 e il 1817. Sposato con Maria Elisabetta Cusani Visconti, ebbe quattro figli: i gemelli Alessandro e Giovanni Battista, Maria e Rosa.
Nel 1809-10, epoca napoleonica, il palco dei Passalacqua viene acquisito da Giuseppe Antonio Borrani (1779-1831), che gestiva ben undici palchi e che già da dieci anni ruotava intorno all’ambiente scaligero, essendo subaffittuario della bottiglieria di fronte al Teatro dal 1799 e proprietario, dopo Francesco Cambiasi, del Caffé del Teatro, in piazza della Scala 1149; un locale poi comprato da Giovanni Martini e divenuto il patriottico Caffé Martini.
Il successivo palchettista, a partire dal 1856, fu uno dei due gemelli di Andrea, Alessandro Lucini Passalacqua (1795-1861); investitore in immobili, fece costruire nel 1831 da Gioacchino Crivelli, Andrea Appiani e Carlo Maciachini un grande palazzo in via Monte di Pietà a Milano, esempio di architettura della Restaurazione, decidendo di farlo affrescare dal pittore Giovanni De Min: qui la famiglia conservò opere del Luini, dell’Appiani e del Frascaroli. Due anni dopo, nel 1833, Alessandro contrasse matrimonio con Leopolda d’Adda, la quale gli diede le gemelle Rosa, Caterina e Maria e Giovanni Battista (1845-1890)che ereditò il palco nel 1873 e lo mantenne fino al 1890. Esploratore e viaggiatore instancabile, Giovanni lasciò testimonianza dei suoi viaggi nelle numerose lettere inviate alla sorella Rosa e a Maurizio Carcano, nelle quali racconta i suoi spostamenti da Marsiglia a Aden, da Yokohama a San Francisco e New York. Forse il continuo “girovagare” non permise al giovane di costruirsi una famiglia: la sua improvvisa e prematura scomparsa, solo quarantacinquenne, determinò anche l’estinzione della discendenza maschile della famiglia.
Il palco passò a una delle gemelle, Maria Lucini Passalacqua. Sposata con il genovese Stefano Negrotto Cambiaso, ebbe due figlie, Caterina Leopolda e Alessandra. Dal 1898 al 1918 fu proprio la marchesa Alessandra Negrotto Cambiaso (1854-?) coniugata al conte poi senatore Ugo Angelo Conz, ad essere titolare del palco.
Nel 1919 e nel 1920 intestataria risulta Carla Rodolfo Prinetti moglie dell’ingegnere Emilio Rodolfo fondatore con il fratello Italo e un compagno di studi universitari, Giuseppe Rossetti, della “Società italiana per la produzione del carbonato e dei coibenti di magnesia ingegneri Rodolfo, Rossetti & C.” di cui Emilio era accomandatario e Carla insieme a Italo soci accomandanti. La coppia ebbe Lorenza e Stefania, il cui figlio Marco, portò avanti l’azienda di famiglia. Carla, socia dell’azienda familiare, era figura nota nella Milano bene del tempo e il suo nome, insieme a quello di tante altre benefattrici, imprenditrici o nobildonne, compare di frequente su riviste come La donna, Lidel, Il buon cuore.
In quegli stessi anni Venti stava però cambiando la storia del Teatro, con il passaggio di proprietà dei palchi al Comune di Milano e la costituzione dell´Ente autonomo Teatro alla Scala.
(Creusa Suardi)
 
Hanno posseduto questo palco:
Borrani, Giuseppe Antonio, che ebbe anche: 1 1. ordine destro; 9 1. ordine destro; 11 2. ordine destro; 8 3. ordine destro; 15 3. ordine destro; 9 4. ordine destro; 4 2. ordine sinistro; 9 3. ordine sinistro; 13 3. ordine sinistro; 12 4. ordine sinistro
Conz Negrotto Cambiaso, Alessandra
Fontanelli, Achille
Lucini Passalacqua, Alessandro
Lucini Passalacqua, Andrea, che ebbe anche: 11 2. ordine destro
Lucini Passalacqua, Giovanni Battista
Maestri Molinari, Carlo Francesco
Molinari, Antonio
Rodolfo Prinetti, Carla
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
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