Logo Urfm
Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 12, III ordine, settore sinistro

Il palco di Emilio Gola
La storia del palco ha inizio con due proprietari, i cugini Giorgio Cattaneo (1705-1778), barone di Mandelberg, ricco proprietario di terreni nel Lecchese, erede del patrimonio e del titolo dell’omonimo zio vescovo di Vigevano, e Giulio Fedeli (1717-1789), erede del cugino e unico intestatario, dal 1779 sino alla morte. Figlio di Giovanni Antonio e Maria Gioseffa Ferrari, Giulio Fedeli, talvolta anche Fedele, era di origini monzesi e si trasferì a Milano nel 1752, ancora celibe, in Contrada delle Spiga 1395 (oggi palazzo Garzanti, al n. 30 dell’omonima via); due i matrimoni: il primo con Giulia Salazar, deceduta nel 1782; il secondo l’anno dopo con Gabriella Agazzi, o D’Ajazzo, vedova del marchese Grimaldi di Nizza. Il conte, ciambellano e gentiluomo da camera dell’Imperatore, membro di alcune antiche e prestigiose magistrature milanesi, quali i Sessanta Decurioni e i Dodici del Tribunale di Provvisione, morto senza discendenti, fu anche benefattore; fece infatti dono di 60.000 lire al Pio Albergo Trivulzio e istituì con testamento del 23 marzo 1783 erede universale l’Ospedale Maggiore “Ca’ Granda” che tuttora conserva nella quadreria un suo ritratto realizzato da Anton Francesco Biondi; la collezione di quadri andò invece al conte di Khewenhüller, pluripalchettista. Venne sepolto nella chiesa di S. Giovanni alla Castagna a Lecco.
Nel palco – rimasto giacente in eredità un paio d’anni – subentra nel 1792 Antonio Dugnani (1729-1806): alla sua famiglia appartiene il palazzo affacciato sui Giardini Pubblici.
Nel 1809 e 1810, anni di dominio napoleonico è “utente” del palco Giuseppa Cambiago Lavezzari, possidente, in perenne lotta con il suo ex marito Antonio Cambiago.
Nel 1813, quando dopo la sconfitta di Lipsia si incrina il trionfo dei francesi, ritornano i vecchi proprietari: il palco rimane giacente in eredità ai Dugnani, nel 1821 e 1822 passa alla vedova Teresa Carolina Lampugnani (1746-1822) e da lei alla figlia, la contessa Clara Gola Dugnani, morta nel 1825 a soli 23 anni, lasciando un disperato coniuge, il conte Gerolamo Gola, e il figlioletto Carlo.
Giacente in eredità, il palco passa a Carlo Gola (1817-1889), ormai maggiorenne e sposato con Irene della Porta, che lo terrà dal 1837 sino alla morte. La famiglia Gola ha casa a Milano in via Stella, attuale via Corridoni, ma eredita dai Dugnani – grazie al matrimonio tra Clara e Gerolamo – anche la villa di delizia a Olgiate Molgora (Lecco). Qui abiterà Emilio Gola (1851-1923), figlio di Carlo, proprietario del palco dal 1902, dopo un altro lungo periodo di eredità giacente.
Emilio Gola è uno degli artisti più significativi del periodo tra Otto e Novecento: pur conseguendo nel 1873 la laurea in ingegneria industriale al Politecnico di Milano, sceglie di dedicarsi alla pittura, sua vera grande passione, incoraggiata dal padre, pittore dilettante, che lo fa studiare con Sebastiano De Albertis. Emilio intraprende con il padre ripetuti viaggi di formazione in Olanda, dove rimane colpito dalle opere dei fiamminghi mostrando una particolare predilezione per Rembrandt, e a Parigi, dove ammira gli impressionisti. Esordisce all’Esposizione Annuale di Brera nel 1879 ma deve il suo successo internazionale alla vittoria di una medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi nel 1889, cui seguono numerosi altri riconoscimenti. Tra i temi che ricorrono più frequentemente nelle sue opere si ricordano il ricco repertorio di vedute milanesi e in particolare dei Navigli - testimonianza preziosa di una Milano ormai scomparsa - e i paesaggi brianzoli. Nel 1904 Emilio Gola si unisce in matrimonio a Venezia con Maria, figlia del nobile Fabio Mannati, dalla quale ha nel 1906 un solo figlio di nome Carlo come il nonno.
Il pittore è l´ultimo possessore: nel 1920 si costituisce l´Ente autonomo Teatro alla Scala e il Comune di Milano inizia l´esproprio dei palchi privati.
(Lorenzo Paparazzo)
 
Hanno posseduto questo palco:
Cambiago Lavezzari, Giuseppa, che ebbe anche: 11 3. ordine sinistro
Cattaneo, Giorgio
Dugnani, Antonio
Dugnani Lampugnani, Teresa Carolina
Fedeli, Giulio, che ebbe anche: 12 4. ordine destro; 3 2. ordine sinistro; 12 4. ordine sinistro
Gola, Carlo
Gola Dugnani, Clara
Gola, Emilio
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
Cerca:
Cerca nelle storie:
Autori delle storie: