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Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 4, III ordine, settore sinistro

Quel ramo della famiglia Greppi…
La storia del palco racconta dell’articolata genealogia di una delle più importanti casate dell’Ottocento milanese: la famiglia Greppi che, dal XVIII, approderà al XX secolo con una fitta rete di diramazioni, alcune estinte e altre confluite in vari nomi illustri della nobiltà meneghina, con cui il casato Greppi strinse rapporti familiari.
Tutto iniziò con Antonio Greppi <1.> (1722-1799) che già nel 1778 e qualche anno dopo si era premurato di riservarsi ben tre palchi nel nuovo teatro scaligero (palco n° 4 e palco n° 18 del III ordine, settore sinistro; palco di Proscenio del II ordine destro) a suggello della sua clamorosa ascesa sociale: fornitore ufficiale dei tessuti in lana per l’esercito austriaco, incaricato a soli 28 anni della Ferma Generale introdotta da Maria Teresa nel 1750 per la riscossione dei tributi, Consigliere della Camera dei Conti, banchiere di importanza europea ed infine Conte, Cavaliere e Commendatore dell’Ordine Reale di Santo Stefano di Ungheria, con il riconoscimento di trecento anni di nobiltà pregressa e l’infeudazione dei paesi di Bussero e Corneliano. Se la scalata del borghese al titolo araldico incarna il complesso momento storico di transizione, Antonio Greppi rimase un uomo dell’ancien régime; mecenate di artisti e scrittori come Metastasio e Parini, stimato dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, lasciò Milano dopo l’arrivo di Napoleone, di cui era invece intimo il figlio, Paolo Greppi (1748-1800), presunto amante di Giuseppina Beauharnais. Grande e abile diplomatico, anche Paolo dovette presto abbandonare Milano, a causa di una forte animosità della fazione giacobina nei confronti di colui che appariva il punto di riferimento più importante dei moderati, lasciando al conte Melzi la missione di “ambasciatore de’ Cisalpini al Primo Console”.
Proprio durante i turbolenti anni della vicenda napoleonica, il palco portò il nome di uno tra i personaggi più interessanti del periodo, protagonista della scena operistica e della cronaca rosa internazionale: Madama Ragani, da nubile Giuseppina Maria Camilla GrassiniGiuseppina Grassini (1773-1850). Contralto, nata a Varese, si formò musicalmente innanzitutto con la madre, violinista dilettante. Dopo il debutto nel 1789 in alcune opere di carattere comico, “Josephine” volle affermarsi nei ruoli drammatici e molti compositori ritagliarono su di lei la parte di protagonista: fu questo il caso di Giulietta e Romeo di Zingarelli o de Gli Orazi e i Curiazi di Cimarosa. Il 4 giugno 1800, mentre interpretava sulle scene della Scala La vergine del sole di Gaetano Andreozzi, fece colpo, tra gli altri, su uno spettatore d’eccezione: Napoleone Bonaparte. La relazione intrecciata con lui non le impedì di invaghirsi di altri uomini, perfino del più acerrimo nemico di Bonaparte, il duca di Wellington, conosciuto dalla Grassini durante un soggiorno londinese. Ritiratasi dai palcoscenici nel 1823, la cantante si trasferì definitivamente a Milano, dove si dedicò all’insegnamento, vantando tra le sue allieve le nipoti Giulia e Giuditta Grisi e la celeberrima Giuditta Pasta, di cui Stendhal dirà: “per il canto, essa non è obbligata che alla signora Grassini”.
Con il declino del potere francese il palco tornò ai ‘legittimi’ proprietari, intestato nel 1813 al figlio di Paolo Greppi, Alessandro Paolo (1782-1830), il cui matrimonio con Gabrielle Isaure dei Duchi de Saulx de Tavannes aveva unito il cognome dei Greppi con quello dell’importantissima famiglia di feudatari borgognoni, già imparentata con esponenti dell’alta aristocrazia francese. Alessandro e Gabrielle ebbero tre figli, eredi della bella villa di famiglia a Olgiate Olona.
Dal 1856 proprietaria figura donna Antonietta Greppi (1818-1893), figlia di Antonio <2.> e Margherita Trotti, coniugata con Diofebo Meli Lupi di Soragna. Suo fratello Paolo Emanuele (1831-1896) eredita il palco per tenerlo sino al 1872, e poi dal 1873 al 1877 condividerlo con il fratello Alessandro (1828-1918) che abitava nel palazzo di famiglia in via S. Antonio. Paolo Emanuele ritorna unico intestatario dal 1878 sino al 1883 quando subentra la nobile Luigia Valentina (1824-1896), figlia di Alessandro Paolo e Gabrielle Isaure. Luigia Valentina rimane titolare sino al 1896, ultima discendente di questo altro ceppo della genealogia Greppi.
Il palco passa infatti in eredità alla casata principesca dei Gonzaga di Vescovato, garanzia di imperitura memoria araldica, tramite il matrimonio di Antonietta Greppi (1822-1862) e Luigi Gonzaga di Vescovato (1796-1877): nel 1902 e nel 1903 intestatario è il figlio della coppia, principe Luigi Gonzaga (1857-1906) coniugato con Giovanna Melzi d’Eril, giovane e affascinante ispiratrice della Statua allegorica della Primavera di Giovanni Pandiani. Gli ultimi eredi sono i loro figli Fabio Antonio e Giuseppina.
Fabio Antonio (1885-1906) morì precocemente: “Ricco la mente e il cuore di invidiabili doti | tesoro del presente speranza dell’avvenire | a XIX anni | cielo e terra parve lo contendessero | Vinse il cielo”, lo ricorda accoratamente l’epigrafe sulla tomba. Giuseppina (1882-1948), detta Josephine, sposò il Marchese don Negrone Meli-Lupi di Soragna. collezionista d’arte. Assai attiva nella beneficenza, si contraddistinse come Dama volontaria della Croce Rossa durante la prima guerra mondiale.
A Josephine nata Greppi si aggiunge il nome di Jeanne Melzi d´Eril; non è un´altra proprietaria ma sua madre Giovanna che, rimasta vedova del principe Luigi Gonzaga nel 1906, si rimarita nel 1912 con il nobile Carlo Uboldi de’ Capei.
Le due donne condividono la proprietà dal 1916 al 1920 quando il Comune di Milano inizia l´esproprio dei palchi privati e si costituisce l´Ente autonomo Teatro alla Scala.
(Maria Grazia Campisi)
 
Hanno posseduto questo palco:
Gonzaga di Vescovato, Fabio Antonio
Gonzaga di Vescovato, Luigi
Grassini, Giuseppina
Greppi, Alessandro, che ebbe anche: 18 3. ordine sinistro
Greppi, Alessandro Paolo, che ebbe anche: 18 3. ordine sinistro
Greppi, Antonio <1.>, che ebbe anche: Proscenio 2. ordine sinistro; 2 2. ordine sinistro; 3 2. ordine sinistro; 18 3. ordine sinistro
Greppi, Antonio <2.>, che ebbe anche: 18 3. ordine sinistro
Greppi, Luigia
Greppi, Luigia Valentina
Greppi, Paolo, che ebbe anche: 17 3. ordine sinistro; 18 3. ordine sinistro
Greppi, Paolo Emanuele, che ebbe anche: 18 3. ordine sinistro
Meli Lupi di Soragna Gonzaga di Vescovato, Giuseppina
Meli Lupi di Soragna Greppi, Antonietta
Stampa di Soncino, Massimiliano Giuseppe <1.>, che ebbe anche: 6 1. ordine destro; 7 1. ordine destro
Uboldi de' Capei Melzi d'Eril, Jeanne
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
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