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Teatro alla Scala - Ufficio Ricerca Fondi Musicali - Conservatorio G. Verdi di Milano
I palchettisti della Scala 1778-1920

Palco n° 19, IV ordine, settore sinistro

Il palco dei Fè
Pietro Marliani, i fratelli Fè e Pietro Nosetti furono i costruttori del Teatro alla Scala (e della Canobbiana) edificato nel 1778 su progetto del regio architetto Giuseppe Piermarini dopo che un incendio aveva distrutto due anni prima il Teatro Ducale. All’apertura del nuovo teatro Pietro Marliani risulta proprietario di tre palchi: n° 16, III ordine, settore sinistro; n° 19 e n° 20, IV ordine, settore sinistro, ricevuti come parziale pagamento dei lavori per la costruzione del Teatro. Pietro Marliani, ex-fermiere generale, cioè esattore delle tasse, aveva accumulato al tempo di Maria Teresa una cospicua fortuna con questa attività e l’aveva investita nel settore delle costruzioni, in società con imprenditori edili “puri” come il milanese Pietro Nosetti e i fratelli ticinesi Giuseppe e Antonio Fè.
Dal 1790 il palco passa al socio, Giuseppe Fè (1741-1807). I Fè sono una famiglia di origine ticinese attiva a Milano dalla fine del Seicento nel settore edile. Giuseppe è nipote di Alberto, capomastro al restauro della cupola della Basilica di Sant’Ambrogio e figlio di Carlo Francesco segnalato per la ricostruzione della chiesa di San Francesco Grande, il più grande edificio di culto dopo il Duomo, demolito nel 1806, famoso per avere ospitato La Vergine delle rocce di Leonardo, oggi alla National Gallery di Londra.
L’impresa dei Fè ottiene nel corso del Settecento l´appalto di opere pubbliche importanti, fra le altre la costruzione del naviglio di Paderno d’Adda. Ma l’opera che dà loro più prestigio e li consacra al vertice degli imprenditori edili di Milano è l’appalto per la costruzione dei teatri alla Scala e della Canobbiana in società con Pietro Nosetti e Pietro Marliani. Il legame di Giuseppe Fè con il regio architetto Piermarini, progettista dei due teatri, gli aprì la strada ad un rapporto privilegiato con l’Arciduca Ferdinando d’Austria, governatore di Milano, che lo favorì nell’aggiudicazione di numerosi appalti di opere pubbliche e nel giro di pochi decenni Giuseppe Fè costruì un piccolo impero, estendendo l’attività da quella edile al prestito e alle operazioni finanziarie, assicurando alla sua discendenza un patrimonio ragguardevole. Inoltre l’ammissione del nipote Giovanni Battista (1795) al collegio degli ingegneri milanesi è indicativa della posizione sociale raggiunta dalla famiglia.
Alla morte di Giuseppe Fè subentrano come eredi e proprietari del palco i nipoti Carlo, Giovanni Battista e Alberto. Giovanni Battista, ingegnere, assume le redini dell’impresa di famiglia affermandosi nella nuova realtà politica del periodo napoleonico. Carlo dal 1834 al 1837 rimane l’unico proprietario del palco che viene ereditato dai figli Alberto, Emilia e Virginia.
Quest’ultima sposa nel 1855 il notaio Francesco Triaca (1803-1865), portando in dote un terzo del palco, ma rimane dal 1880 unica proprietaria per la morte dei fratelli e del marito. Il palco passa quindi, per asse ereditario, al figlio Pier Alberto nel 1903, alla sua vedova Emilia nel 1907 e infine nel 1917 al nipote Felice Triaca. Dai documenti riguardanti la famiglia Fè conservati nel fondo Gacarù dell´archivio NoMus di Milano emerge che dal 1857 le sorelle Virginia ed Emilia affittavano regolarmente il palco per l’intero anno o solo per la stagione di Carnevale-Quaresima, riservandosi solo alcune serate di loro interesse, una prassi comune nella seconda metà dell’Ottocento. Il canone d’affitto variava da 900 a 1.350 Lire per l’anno intero, e da 530 a 800 Lire per la stagione Carnevale-Quaresima. La proprietà privata del palco ha termine nel 1920 con la cessione dei palchi al Comune e l´istituzione dell´Ente Autonomo Teatro alla Scala.
(Antonio Schilirò)
 
Hanno posseduto questo palco:
Anguissola Secco Tedeschi Comneno, Antonio Carlo, che ebbe anche: 19 4. ordine destro; 20 4. ordine sinistro
Fè, Alberto <1.>
Fè, Alberto <2.>
Fè, Carlo
Fè, Emilia
Fè, Giovanni Battista
Fè, Giuseppe, che ebbe anche: 19 4. ordine destro
Marliani, Pietro, che ebbe anche: 19 4. ordine destro; 16 3. ordine sinistro; 20 4. ordine sinistro
Triaca, Felice
Triaca Fè, Virginia
Triaca, Francesco
Triaca Merzario, Emilia
Triaca, Pier Alberto
 
Guarda i proprietari del palco dal 1778 al 1920
 

 

    

  
 
 
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